" Nonno, perchè gli uomini combattono?"
Il vecchio, gli occhi rivolti al sole calante, al giorno che stava perdendo la sua battaglia con la notte, parlò con voce calma.
" Ogni uomo, prima o poi, è chiamato a farlo. Per ogni uomo c'è sempre una battaglia che aspetta di essere combattuta, da vincere o da perdere. Perchè lo scontro più feroce è quello che avviene fra i due lupi."
" Quali lupi, nonno?"
" Quelli che ogni uomo porta dentro di sé."
Il bambino nn riusciva a capire. Attese che il nonno rompesse l'attimo di silenzio che aveva lasciato cadere fra loro, forse per accendere la sua curiosità. Infine, il vecchio che aveva dentro di sé la saggezza del tempo riprese con il suo tono calmo.
" Ci sono due lupi in ognuno di noi. Uno è cattivo e vive di odio, gelosia, invidia, risentimento, falso orgoglio, bugie, egoismo."
Il vecchio fece di nuovo una pausa, questa volta per dargli modo di capire quello che aveva appena detto.
" E l'altro?"
" L'altro è il lupo buono. Vive di pace, amore, speranza, generosità, compassione, umiltà e fede."
Il bambino rimase a pensare un istante a quello che il nonno gli aveva appena raccontato. Poi diede voce alla sua curiosità ed al suo pensiero.
" E quale lupo vince?"
Il vecchio Cherokee si girò a guardarlo e rispose con occhi puliti.
" Quello che nutri di più."
Tratto dall'ultimo romanzo di Giorgio Faletti "Io sono Dio"
13 commenti:
Ho appena comprato questo libro!!!!
Non vedo l'ora di finire quello che sto leggendo per iniziarlo..
e deve essere davvero bellissimo, almeno da questa pagina è quello che intuisco...
Il penultimo non mi è piaciuto molto, ma su questo ho molte aspettative...
bona serata Cinzia
Maria Rosa
bello il post di oggi cara Cinzia.
Il titolo del tuo blog, mi sono resa conto facendo un casuale sondaggio, è
il mix di gelato che va per la maggiore nei ricordi dell'infanzia.
Divertente e certamente non casuale, vero?? baci A
Bel racconto!
Combattiamo per far vincere il lupo buono che è in noi. In altre parole addestriamo bene la nostra coscienza. ne trarremo beneficio noi e chi ci sta vicino.
Cinzia questo racconto rimane impresso dentro! Le favole cherokee sono molto saggie e dfficilmente si dimenticano, questa è tra l'altro, molto attuale per tempi che viviamo!
Se solo riuscissimo a capire l'importanza del lupo buono...
E a proposito di abbracci...io non mi stanco di mandartene altri, capito?
Smack!
Il libro non l'ho ancora letto, ma non mancherò di farlo. Mi piace Faletti. I suoi gialli sono molto intriganti.
Questo pensiero che hai tratto è di una bellezza straordinaria per la sua veridicità. Bel spunto per una riflessione!
Ciao Cinzia!!
Bella questa leggenda . . . . anche se non è davvero facile sempre nutrire il lupo buono sarebbe bello se tutti ci riuscissero . . . o almeno ci provassero!!!
Va bhè . . .
Invece, la mia essenza di lavanda . . . un fallimento mi sa: odora tantissimo di alcool e poco di lavanda . . . ma perchè???
Un abbraccio
Molto bella questa favola!
Grazie !
Sue.
Bellissime come sempre le cose che metti nel blog, credo che dovro' decidermi a leggere anche Faletti.
il commento e' che gli indiani hanno sempre usato delle meravigliose metafore su quello che succede in vita.meditare gente, meditare.
bacioni lorella
Adoro le fiabe in generale ma quelle indiano sono pillole di saggezza ...
augh!! viso pallido :))
Bel raccontino, come lo chiamo io.
Ai bambini si insegna proprio così, e il lupo buono vincerà!
Quanto è vero ciò che racconta questa storia! Ciao Maria Luia
nella sua semplicità è così vera! io ci sto provando a nutrire il lupo buono, a fare del "non giudizio" una regola, ad essere serena ed amarmi di più...insomma con un pò di sforzo riusciamo a migliorare noi stessi e di conseguenza tutto quello che ci gira intorno!
un abbraccio
Silva
E' da un po' di tempo che non ti faccio visita ed oggi mi sono piacevolmente letta i tuoi post.
Questo racconto è bellissimo, l'ho stampato e questa sera lo leggerò al mio figlio più piccolo.
Grazie per avermelo fatto conoscere!
Un baciottone...Iaia.
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