Lettori fissi

giovedì 25 giugno 2009

NELLA TERRA DEL CONTE DRACULA...LA ROMANIA


Romania, un terra lontana circa 1000 km dall'Italia...una terra che con due ore di volo circa si raggiunge...una terra dal duplice aspetto...lusso, auto, negozi di firme, Mac Donald e l'austero palazzo di Ceaucescu nella caotica capitale Bucarest, miseria e povertà poco lontano...
Ci sono stata nel lontano luglio del 2005...con altre due coppie di amici, si decide di andare a far visita ad una amica rumena...da anni veniva in Italia e ci invitava...
Nn è un viaggio che ricordo con piacere...è partito male fin dall'inizio...prenotiamo un volo low cost con la compagnia MY Air...pochi euro per l'andata e il ritorno...l'aereoporto di Venezia ci attende, il volo è previsto alle 7...un pulmino ci attende alle 5 di mattino e caricate le valigie, tutti in gruppo si parte per la grande avventura...ma alle 7 ci comunicano che il volo avrà un leggero ritardo...un ora...può essere si aspetta...ma l'attesa si allunga di ora in ora...veniamo a sapere che l'aereo è fermo in Istria, si è rotto qualcosa, nn può partire...già ci pentiamo di aver prenotato un low cost...e se l'aereo cade? E se nn partiamo? Caldo, sala d'attesa piccola, un sacco di rumeni tornano a casa per le ferie...si comincia a protestare, mentre arrivano le 14 del pomeriggio...un attesa snervante che dura fino alle 17, ora dell'imbarco...una volta scesi, a Bucarest, un ferreo controllo ci attende alla dogana...un aria irrespirabile, afosa ci assale...abbracci e baci, un altro pulmino ci aspetta per portarci a Targoviste, 100 km dall'aereporto...siamo sfiniti, la strada è un susseguirsi di buche, ma profonde ed ogni volta si sbatte la testa da qualche parte...ci ferma la milizia...ci mancava pure questa! Fortunatamente, pur nn capendo nulla di quello che si dicono, nessun controllo, la nostra amica ci dice “Da, che in rumeno significa si, tutto ok!”
Il giorno dopo piove...sarà una settimana all'insegna della pioggia e del vento...in Italia son preoccupati, nn si prende la linea, è molto difficile, anche perchè il paese che ci ospita è colpito da una grossa alluvione...noi siamo da un altra parte per fortuna, nn incorriamo in nessun pericolo...
Pensavamo di visitare come ci era stato promesso, molte zone della Romania, ma invece causa il maltempo, causa la poca disponibilità dell'amica nostra, si passa la gran parte del tempo chiusi in casa...ma chi ce lo ha fatto fare? Nn si può cmq restare qua, bisogna girare lo stesso! Si parte verso Sinaja, bel centro, per dirigersi poi verso l'enorme castello di Carlo V...bello, maestoso,imponente, si staglia in mezzo al verde...lungo il percorso una miriade di bancarelle e di donne rumene, tentano di vendere centri, tovaglie ed altro. Visitiamo anche una bellissima chiesa ortodossa, hanno un atmosfera magica queste chiese, un odore strano...il paesaggio è molto diverso da quello dove siamo ospitati, cambia sempre...ora ci dirigiamo verso la Transilvania, la terra del famoso conte Dracula...arrivati dinnanzi al suo castello, un brivido mi scende lungo la schiena...una fitta nebbia e una pioggia violenta lo avvolge, lo rende ancora più tetro e misterioso...
Verde, piena di alberi e di prati la Transilvania ci saluta, andiamo verso Braschov... mi sembra di essere in Austria, nn in Romania! Cittadina molto curata, pulita, giovanile, le pareti delle case tutte colorate...un via vai di gente lungo le viuzze, qua c'è vita, c'è lavoro, si sta bene...
Diversamente da quanto ho visto lungo molte strade, nei piccoli paesi...ragazzine sedute lungo la ferrovie vendono fiori, attendono qualche raro turista per prendere qualche soldino...le case son tutte fatiscenti...fango a volontà, odori nauseabondi, odore di legna che esce dai camini, bruciata con chissà che altro...ragazzini in tenera età, scalzi, con i piedi immersi nell'acqua fredda del torrente, e chini sotto la pioggia, raccolgono pezzi di ardesia, dal mattino alla sera...verrà poi caricata su carretti trainati da cavalli o muli e venduta per pochi spiccioli...
In periferia tanti caseggiati lunghi e tutti uguali...così li volle chi governò il paese...grossi tubi attraversano le strade...qui una volta passava il gas che arrivava da terre vicine, ora c'è chi nn avendo nulla, trova riparo al loro interno...uno squallore unico, rotto di tanto in tanto da qualche casa nuova realizzata da chi lontano dalla famiglia, ha trovato lavoro in un altro stato...
Per ingrandire le foto, cliccate sopra.

13 commenti:

martina ha detto...

Forse questi viaggi e il tuo racconto servono a farci riflettere su quanto siamo fortunati noi qui nel nostro paese nonostante il primo ministro che ci ritroviamo
Un baciotto
Martina

Unknown ha detto...

Ciao Cinzietta.....grazie del racconto!!!!Cmq nonostante tutte le disavventure sara' stato un viaggio affascinante!!!Baciotto, MELA.

Franca ha detto...

molti paesi hanno questi contrasti...purtroppo...
molto belle le foto!
baci

melania ha detto...

brrrrrr....che pauraaaaa!!!!!
sempre belli i viaggi che fai..
ituoi racconti...le diverse realtà
che dovrebbero farci riflettere
un bacione
melania...

Angelo azzurro ha detto...

Come tanti paesi dell'est, è una regione dove esistono molte, diverse realtà. Grazie della testimonianza, Cinzia.
Ciao!

laura countrystyle ha detto...

peccato che questo viaggio sia andato cosi' male,ma almeno siete riusciti a visitare un po' di posti.mio marito e' stato in romania e mi aveva raccontato di come la miseria e la poverta' la facessero da padrona,ma mi ha anche raccontato dei bei paesaggi e dell'ottima ospitalita'.io spero che questa gente stia meglio ora,ma nn so poi piu' di quanto.la romania l'ho sempre identificata come uno stato pieno di miseria ,causa forse di 2 documentari che avevo visto...quello sugli orfanotrofi,e l'altro su chi vive nelle fogne....se ci penso mi viene una tristezza...uno stato che potrebbe essere cosi' ricco,ha tutto e' ridotto alla miseria..quando si govena male......laura

Nicoletta (Kiky) ha detto...

Grazie della testimonianza.
Mi ha richiamato alla memoria un'attività di facilitazione linguistica fatta tre anni fa con due bambine rumene: durante la conversazione mi raccontavano di quando vivevano con la nonna vicino al bosco e facevano a turno per prendere acqua dal pozzo. Quando sono arrivate in Italia, la cosa che le ha meravigliate di più, oltre alla pastasciutta (da loro mangiano soprattutto zuppe e minestre) è stato il fatto che la gente comprasse l'acqua in negozio.
Un abbraccio
Nicoletta

Irish Coffee ha detto...

sono molti i viaggi che mi han lasciato sopresa di ciò che vedevo
quel "quanto si stà meglio in italia" l'ho pensato spesso
una terra che vorrei visitare, la Transilvania, sicuramente ricca di cultura e di bei posti...
le disavventure purtroppo accadono a chi viaggia, prendiamole con un sorriso..

buon weeke end :P

Miky ha detto...

Mio marito c'è stato qualche anno fa in pullman, circa 20 ore di viaggio, per il matrimonio di un amico. Al di la della bella cerimonia religiosa, molto suggestiva, anche lui mi ha riferito le stesse cose che hai detto tu, da un lato gente ricchissima, dall'altro la miseria più totale. Una cosa mi ha colpito del suo racconto, la grande fraternità che esiste fra di loro, che di sicuro noi abbiamo perso...
Buon week Miky

Unknown ha detto...

:))miiiiiiii conte Dracula !!!

purtroppo c'è sempre il rovescio della medaglia ... sigh
kiss marpepie

Anonimo ha detto...

Ke magone . ..
Leggere queste tue parole fa tristezza per chi non ha molto e si sa accontentare e per noi che abbiamo tutto e ci lamentiamo e basta!!!
Grazie per ricordarci quanto siamo fortunati!
Umn abbraccio forte

Caterinette ha detto...

In Romania ci sono stata tanti, tantissimi anni fa e nelle tue foto rivedo paesaggi noti. Anch'io ne ho avuto un' impressione di miseria che mi faceva sentire in colpa. Gli sguardi contenevano tutti una muta domanda, che faceva stringere il cuore. Pero' ricordo anche profondissime e misteriose foreste; imprendibili chiese fortificate; nidi di aquila su speroni di roccia; sguardi di serena misericordia dalle icone; una lingua ed una cultura antichissime ed affascinanti. Ricordo che nelle gole di Bicaz mi si avvicino' una bimbetta ed io, stremata dalle continue richieste di denaro, cioccolata, di qualsiasi genere alimentare e non, le ho risposto che non avevo tempo. La bimba mi ha porto una stella alpina e mi ha detto seria, seria: "non voglio niente, solo che tu ti ricordi di me". Dopo tanto, tanto tempo, di quella bambina io mi ricordo . E quella stella alpina sta ancora nel mio cassetto dei gioielli. Ciao. Kate

Cinzia ha detto...

Ciao Caterinette! Mi sono commossa nel leggere il tuo post...
Hai un blog? Mi piacerebbe passare a trovarti...se passi di qua e leggi questo mio, mi puoi lasciare il nome? Grazie!
Cinzia

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