Lettori fissi

lunedì 2 agosto 2010

IL VAJONT - L'ONDA ASSASSINA...


Era la sera del 9 ottobre 1963, quando alle ore 22,39 dalle pendici settentrionali del monte Toc si staccò la frana che precipitò nel bacino artificiale sottostante...era di dimensioni gigantesche. oltre 270 milioni di metri cubi di rocce e detriti furono trasportati a valle in pochissimo tempo, un attimo, accompagnati da un enorme boato.
L'onda d'acqua era alta più di 100 metri, tutto diventò buio...La forza d'urto della massa franata creò due ondate. La prima, a monte, fu spinta ad est verso il centro della vallata del Vajont che in quel punto si allarga. Questo consentì all'onda di abbassare il suo livello e di risparmiare, per pochi metri, l'abitato di Erto. Purtroppo spazzò via le frazioni più basse lungo le rive del lago, quali Frasègn, Le Spesse, Cristo, Pineda, Ceva, Prada, Marzana e San Martino. La seconda ondata si riversò verso valle superando lo sbarramento artificiale, innalzandosi sopra di esso fino ad investire, ma senza grosse conseguenze, le case più basse del paese di Casso. Il collegamento viario eseguito sul coronamento della diga venne divelto, così come la palazzina di cemento, a due piani, della centrale di controllo ed il cantiere degli operai. L'ondata, forte di più di 50 milioni di metri cubi, scavalcò la diga precipitando a piombo nella vallata sottostante con una velocità impressionante. La stretta gola del Vajont la compresse ulteriormente, facendole acquisire maggior energia.
Il greto del Piave fu raschiato dall'onda che si abbatté con inaudita violenza su Longarone. Case, chiese, porticati, alberghi, osterie, monumenti, statue, piazze e strade furono sommerse dall'acqua, che le sradicò fino alle fondamenta. Della stazione ferroviaria non rimasero che lunghi tratti di binari piegati come fuscelli. Quando l'onda perse il suo slancio andandosi ad infrangere contro la montagna, iniziò un lento riflusso verso valle: una azione non meno distruttiva, che scavò in senso opposto alla direzione di spinta.
Quello che per anni anni la gente del posto aveva temuto, divenne realtà. Gli occhi dei sopravvissuti poterono contemplare quanto l'imprevedibilità della natura, unita alla piccolezza umana, seppe produrre. La perdita di quasi duemila vittime stabilì un nefasto primato nella storia italiana e mondiale........... si era consumata una tragedia tra le più grandi che l'umanità potrà mai ricordare.
Ieri abbiamo visitato la diga, c'è la visita guidata ogni giorno per il mese di agosto, i paesini di Erto e Casso, si possono vedere su certi caseggiati ancora i segni dell'acqua...il paese di Erto è in via di ristrutturazione, ma rimangono ancora molti segni di un passato che nessuno potrà mai dimenticare...
















4 commenti:

Sue ha detto...

Grazie per le bellissime foto.
E' stata una tragedia che non si dimenticherà mai.
Sue.

Gilda - Sweet Sweet Home ha detto...

Purtroppo cara Cinzia,l'Italia ha visto nel corso degli anni delle tragedie immani.Vuoi per colpa di madre natura con i terremoti e alluvioni,vuoi per colpa di noi umani,che abbiamo bistrattato il nostro territorio costruendo dove non si doveva o costruendo male.La cosa che più mi ferisce in questi casi è la memoria delle persone. All'inizio sono tutti solidali, tutti promettono provvedimenti,dal singolo cittadino ai politici,ma dopo un po' ci si dimentica di cosa è successo e perchè è successo.Dobbiamo sforzarci di tenere viva la memoria di quello che è accaduto per far sì che tali eventi non si ripetano più .Lo dobbiamo a noi stessi ,ma sopratutto a quelle persone, che a causa di questi eventi, non ci sono più.Sono orgogliosa di eserti amica, per la tua sensibilità e per il modo come tieni viva la memoria di certi eventi.Io da parte mia, continuerò a lottare per la mia terra e per il mio capolugo L'Aquila, affinchè come l'araba fenice risorga dalle sue ceneri più bella di prima. Ma sopratutto che venga ricostruita dov'era e non spostandola verso Bazzanoe rispettando al massimo le norme antisismiche.Un bacione e buona settimana.Gilda

Erika ha detto...

Ciao Cinzia! Passa da me
http://erikafotoviaggiando.blogspot.com/
c'è un premio per te.

Valentina Caiolo ha detto...

ciao! grazie per esser venuta trovarmi nel mio blog... carinissimo il tuo, ti seguirò volentieri... io sono pugliese ma vivo col mio Amore siciliano in un paesino in provincia di Treviso

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