Lettori fissi

giovedì 26 febbraio 2009

IL POTERE DI UN SORRISO...



Con un sorriso abbiamo il grande potere di regalare, serenità, gioia, e luce nell'anima di chi lo riceve. Chi lo invia prova la vera libertà: quella di donare.


Frase scritta da Giorgio - foto di Kim Anderson

mercoledì 25 febbraio 2009

ANCHE CARNEVALE E' PASSATO!


Una marea di gente, circa 100 mila persone, attendevano all'interno delle mura del centro di Treviso, la sfilata dei carri allegorici.
Tanti i temi proposti, ma a differenza degli anni passati, poca satira...l'uomo sulla luna, gli Aristogatti, il Brasile, i vecchi mestieri, Robin Hood, questi alcuni fra i temi proposti.
Magnifico il carro classificatosi al primo posto "Il tempo che passa"...
Nn mancavano poi gli intramontabili Zorro, le fate turchine, le principesse, il clero...e nn son mancati gli immancabili attacchi di coriandoli ai miei capelli da parte dei miei amici!!! Come ogni anno è una lotta accanita...intorno a noi è piazza pulita (di gente, nn di coriandoli!)...sembriamo tornare tutti bambini...ma almeno in queste occasioni lasciamo da parte pensieri e tristezze...il Carnevale è colore, musica, divertimento ed allora...Allegria sia!!!

VICENZA...CHI CI SARA'?


Eccoci arrivate all'appuntamento primaverile con la Fiera di Vicenza di Abilmente!

So che per l'occasione, riabbraccerò delle carissime amiche che nn vedo da tempo, ma sarei ben felice di conoscere anche chi mi scrive delle mails, mi chiama o posta sui miei blogs e che fino ad oggi nn ho mai incontrato di persona...

Sarò presente in fiera sabato nel primo pomeriggio con la mia dolce metà e poi domenica tutto il giorno con due amiche.

Chi di voi ci sarà?

lunedì 23 febbraio 2009

FOGLIE D'ERBA... LEAVES OF GRASS...



Io penso che una foglia d'erba non sia affatto

da meno della quotidiana fatica delle stelle,

E la formica è altrettanto perfetta, al pari di un

granello di sabbia o dell'uovo di uno scricciolo,

E la piccola rana è un'opera d'arte simile alle

più famose,

E il rovo rampicante potrebbe ornare gli spazi eterei,

E la giuntura più piccola della mia mano

la più perfetta macchina può deridere,

E la mucca che rumina a capo chino supera

qualsiasi monumento,

E un topo è un miracolo tanto grande

da convincere sestilioni di scettici.


Walt Witman (Leaves of grass)


venerdì 20 febbraio 2009

PERLA DI SAGGEZZA...


In sella ad un cavallo l'uomo può riuscire a placare il suo slancio verso l'infinito. A sentirsi,anche solo per un istante, più vicino al cielo."

giovedì 19 febbraio 2009

PREGHIERA SIOUX...


Quando ti sveglia al mattino, sii riconoscente per la luce dell'aurora,
per la vita che possiedi e la forza che ritrovi nel tuo corpo.
Sii riconoscente anche per il cibo che ricevi e per la gioia di essere in vita.
Se non trovi un motivo per elevare questa preghiera di ringraziamento,
allora sei sicuramente morto.

CERVO ZOPPO, guerriero dei Sioux

mercoledì 18 febbraio 2009

TORTA DI RICOTTA E NUTELLA...


Mi piace molto cucinare, fare dolci, sperimentare e poi...mangiare! Le torte con la ricotta sono fra le mie preferite...vi lascio anche questa ricettina, molto facile e mui bonita!
Passato il Carnevale, viste le abbuffate di crostoli (galani o cenci a seconda della zona), che nè dite di berci un buon "Sgroppino al caffè", di quelli buoni buoni, freschi freschi, fatti in casa?
E visto che con il mese di marzo arriveranno le prime fragole, che nè dite di preparare un buonissimo semifreddo di fragole?
Siete d'accordo? Per queste ultime due ricette aspettiamo i primi di marzo, per il momento provate questa!
Le mie foto nn son granchè...perdonatemi!!!

INGREDIENTI PER LA PASTA FROLLA:
300 gr di farina
150 gr di zucchero
2 uova (1 intero ed un tuorlo)
120 gr di burro o margarina
1/2 bustina di lievito per dolci
un pizzico di sale

Prima di tutto setacciate la farina ed il lievito che metterete in una terrina dove aggiungerete tutti gli altri ingredienti descritti, lavorate velocemente fino a formare una palla che lascierete, rivestita con un canovaccio, in frigo per 30/45 minuti circa.

INGREDIENTI PER LA CREMA:
500 gr di ricotta
2/3 cucchiai di nutella 
1 bustina di vanillina
100 gr di zucchero
la buccia grattuggiata di un limone

Lavorate la ricotta con lo zucchero, aggiungete la vanillina, la scorza del limone e la ricotta, mescolate molto bene.
Tirate fuori la pasta frolla, dividete la pasta a metà, una parte stendetela sullo stampo (se antiaderente senza mettere burro e farina altrimenti metteteli) e rialzate un pò sul bordo,in modo da contenere la crema che verserete dopo. Ricoprite con la restante pasta rimasta, mettete in forno preriscaldato a 180° per 45 minuti, finchè la superficie nn avrà una leggera doratura...sfornate, lasciate raffreddare, coprite con lo zucchero al velo e se nn volete congelarla, ahmmmmm, mangiatela pure!!!
Come l'avete trovata?
1 fialetta di aroma limone

SEVEN SOMETHINGS...


SETTE COSE....è il titolo di questo premio che ho ricevuto da Franca61, mia grande e carissima amica nonchè grande creativa... devo elencare sette cose che amo e nominare altri sette blog.....
Ecco ciò che amo:
- mio marito ed i miei figli

- i miei amici

- viaggiare

- la vita, vivere

- l'Irlanda

- il ciclismo

- leggere e creare quando ho tempo


Consegno questo premio a:

- FIORELLA

- ENDY

- MARINELLA

- PAOLO E VANIA

- IRIS

- ILENIA

- ANNALISA


Corro ad avvisarli e ringrazio Francuzza con un abbraccio! Il bacio te lo do in fiera!


martedì 17 febbraio 2009

PROVERBIO IRLANDESE...


" Se riuscirai a mantenere vivo un ramo verde nel tuo cuore nell'ora dell'oscurità,
allora il Signore verrà e manderà un uccello a cantare da quel ramo all'alba del giorno" (proverbio Irlandese)

domenica 15 febbraio 2009

AMICIZIA...


Credo in te, amico.
Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quel che ami e speri.
Credo in te, amico,
così, semplicemente,
nell'eloquenza del silenzio.

Elena Oshiro

giovedì 12 febbraio 2009

SAN VALENTINO...


Io ho scelto te.

Nello splendore del firmamento,

io ho scelto te.

Nell'incanto dell'aurora,

io ho scelto te.

Nelle bufere più tormentose,

io ho scelto te.

Nell'arsura più arida,

io ho scelto te.

Nella buona e nella cattiva sorte,

io ho scelto te.

Nella gioia e nel dolore,

io ho scelto te.

Nel cuore del mio cuore,

io ho scelto te.


~ S. Lawrence ~

mercoledì 11 febbraio 2009

TORTA MANDORLATA E LIQUORE AL CIOCCOLATO!!!


E' una torta molto facile e veloce da preparare...in più potete anche congelarla e, se tolta dal freezer il giorno prima di essere divorata, è ancora più saporita.
PER LA PASTA:
300 / 350 GR. DI FARINA
100 GR. DI BURRO O MARGARINA A TEMPERATURA AMBIENTE
150 GR. DI ZUCCHERO
1 UOVO INTERO
1 BUSTINA DI LIEVITO ( se adoperate la farina autolievitante, nn mettete il lievito)

PER IL RIPIENO:
300 GR. DI RICOTTA
100 GR. DI ZUCCHERO
50 GR. MANDORLE TRITATE GROSSOLAMENTE
1 UOVO INTERO
100 GR. DI AMARETTI SBRICIOLATI

Preparate prima il ripieno, tritate le mandorle grossolanamente e dopo gli amaretti...aggiungete la ricotta, lo zucchero e mescolate bene, poi l'uovo e mescolate. Lasciate riposare e preparate la pasta... in una terrina mettete la farina, aggiungete il burro tagliato a pezzetti, lo zucchero e l'uovo ( se usate farina normale ricordatevi di mettere il lievito)...
Lavorate velocemente l'impasto, finchè si formeranno dei piccoli grumi e tutti gli ingredienti si saranno amalgamati.
Se usate uno stampo normale, ungetelo con il burro ed un pò di farina, se usate l'antiaderente, fate un primo strato di pasta, ma nn tiratela, semplicemente sparpagliandola con le mani ricoprite la superficie...aggiungete la crema e ricoprite con la restante pasta sempre come prima.
Mettete in forno già caldo, nel centro a 180° per 45 minuti circa, finchè la crosticina nn assumerà un bel colore dorato.
Lasciatela raffreddare, ricopritela con lo zucchero a velo e...BUON APPETTITO!!!

Volete una ricettuola per un liquore dolce dolce e facile facile da fare e tutto artigianale? Avete tutti gli ingredienti? Controllato bene? Ed allora, mettetevi all'opera! Son sicura vi leccherete i baffi!!!
LIQUORE AL CIOCCOLATO
1 LITRO DI LATTE
1 KG DI ZUCCHERO
150 GR. DI CACAO AMARO IN POLVERE
300 ML DI ALCOOL PER LIQUORI

Mescolate zucchero e cacao ed unite il latte. Portate ad ebollizione per 5 minuti.
Raffredate ed unite l'alcool ( unitelo per gradi, fino a raggiungere la gradazione preferita).
Conservate in frigorifero e servitelo fresco.

lunedì 9 febbraio 2009

MA CHE CAVOLO...


...stupendo, direi!!! E' perfetto, un vero capolavoro creato da madre natura...

sabato 7 febbraio 2009

DUBBI DI UN ABORIGENO...


DUBBI DI UN ABORIGENO

(di Anonimo)

Caro uomo Bianco,
Ci sono alcune cose che dovresti sapere.
Io, quando sono nato, ero Nero.
Quando prendo il sole, sono Nero.
Quando ho freddo, sono Nero.
Quando mi spavento, sono Nero.
E quando sarò morto, sarò Nero.


Invece tu, uomo Bianco,
Quando sei nato, eri Rosa.
Quando prendi il sole, sei Rosso.
Quando hai freddo, sei Blu.
Quando ti spaventi, sei Giallo.
Quando ti ammali, sei Verde.
E quando sarai morto, sarai Grigio.
E avresti ancora la sfacciataggine

Di chiamarmi Uomo di Colore?

venerdì 6 febbraio 2009

SOUVENIR FROM HOLLAND...


E' uno dei paesi del Nord che spero di poter visitare presto...le sue immense distese di tulipani dai mille colori e dalle mille varietà, i famosi mulini a vento di Kinderdijk, il villaggio dei mulini Zaanse Schans con le sue meravigliose casette...e che dire dei bellissimi e variopinti zoccoletti olandesi? E dei pattini che d'inverno leggeri scivolano sulle immense distese di ghiaccio? Vi ricordate quel famoso libro "Pattini d'argento?

Mio fratello è appena rientrato da questa magnifica terra ed ha portato alla sua "sorellona" questi piccoli souvenir... e mi ha anche un pò raccontato la storia dei zoccoli...
Sono ricavati da un unico pezzo di legno di pioppo, albero che abbonda nelle zone umide e pianeggianti dei Paesi Bassi.
Non hanno cuciture o pezzi incollati o ad incastro: sono un unico pezzo di legno sapientemente e pazientemente intagliato a mano.
IL legno di pioppo è perfetto per questa lavorazione, dato ha delle fibre molto resistenti ed elastiche ed è facilmente lavorabile.
Nei tempi antichi, quindi, in zone umide e paludose che dovevano essere "strappate" al mare per essere coltivate e lavorate dagli abitanti di queste terre, lo zoccolo di legno di pioppo fatto da un unico pezzo di legno rappresentava l'unica scarpa che garantiva una certa impermeabilità, leggerezza e solidità.
Non c'erano ancora materiali come la gomma o le materie plastiche e sintetiche, per cui questa specie di "barchette di legno" erano la soluzione tecnicamente più avanzata per lavorare in queste condizioni.
Gli zoccoli sono stati usati ancora per tanto tempo dopo l'epoca medievale, hanno aiutato gli olandesi durante le grandi inondazioni e nella costruzione e coltivazione dei "polders", nei lavori in serra e nei giardini domestici.
Oggi sono fabbricati praticamente solo per scopi turistici, se ne trovano di tutti i colori, fogge e misure al mercato delle pulci di Amsterdam e in tutti i negozi di souvenir dell'Olanda...ma qualche "nostalgico" indossa ancora i suoi vecchi "Klompen" durante la giornata, mentre magari si dedica al giardinaggio...







giovedì 5 febbraio 2009


L'avevo pubblicato nel mese di Dicembre in un mio post...la dolcezza, il candore di questa foto mi avevano colpita...troppo bella....avevo dimenticato però di scrivere il nome dell'autore, che giustamente, me l'ha fatto notare...
La foto è ancora in concorso...le diamo una manina a classificarsi nelle primissime posizioni? 
Oltre a questa, dello stesso autore ce nè sono anche altre, anche di Trieste (alcuni mie lettori sono proprio di quella zona...).
Per guardarle e votarle andate su http://rete.comuni-italiani.it/foto/2008/5318
Io l'ho votata subito!
Grazie a Marsi per questo bellissimo scatto!

mercoledì 4 febbraio 2009

SEMPLICITA'...


Bisogna rimanere semplici fino all'ultimo, a costo di farci prendere in giro dalla gente, di sentirci incompresi dagli altri, a costo anche della solitudine,come ho provato io stesso. Ogni essere umano ha dentro un fanciullino,e quella creatura sublime vive dentro di noi fino a che non la uccidiamocon le nostre falsità, con il nostro egoismo e con la nostra indifferenza.
Romano Battaglia


...Il sorriso nel volto dei miei figli, un saluto, il valore di un piccolo gesto, nell'abbraccio di un amico, in una carezza, ecco per me questa è semplicità...la semplicità sta nelle piccole cose...

E per voi cos'è la semplicità?

lunedì 2 febbraio 2009

L'ARTE DEL CONFETTO...


Chi nn conosce i famosi confetti di Sulmona? Questi mi son stati regalati da alcuni amici che son stati tempo fa in Abruzzo...ma quando è nato il confetto?


La parola confetto deriva da “confectum”, participio passato di conficere, ossia preparato, confezionato. Nel Medioevo ci si riferiva con questo termine alle confetture o alla frutta secca ricoperta di miele, non al confetto così come lo conosciamo oggi.


Ma allora quando nasce il confetto?


Questa è una domanda a cui non è facile rispondere, è davvero difficile collocare in un’epoca ben precisa la nascita di questo dolciume. Sembra che il primo confetto fosse indirizzato a fini terapeutici (il preparato medicinale era ricoperto da un guscio dolce, per renderlo più gradevole ), e pare che sia stato inventato da un arabo di nome Al Razi. Al di là, però di questa piccola curiosità secondo alcuni storici la nascita del confetto risale al 1200 periodo in cui mandorle anici ecc venivano ricoperte da uno strato di miele indurito, quindi questi prodotti rappresentano l’antenato del confetto così come lo conosciamo oggi. Questi dolcetti erano molto apprezzati dalle famiglie nobili che di solito li conservavano in dei preziosi cofanetti decorati che successivamente avrebbero dato vita alle bomboniere ( circa due secoli più tardi ). Di tali prodotti si ha notizia a Venezia a partire dal 1200 (come già evidenziato) dove arrivavano dai mercati dall’estremo oriente, era, infatti, in uso nell’impero bizantino gettare questi dolcetti dai balconi nobiliari sul popolo festante durante i festeggiamenti carnasciali.


Ma se andiamo ancora più indietro nel tempo secondo alcuni l’origine dei confetti è da far risalire addirittura al periodo romano, quando per festeggiare nascite e matrimoni si usava lanciare dei bon bon realizzati con anime di mandorle, miele e farina.


Fino adora però si è parlato di confetti fatti col miele non con lo zucchero e questo perché dobbiamo aspettare il tardo 400 quando lo zucchero venne esportato dalle Indie occidentali. Da quel momento in poi diventerà protagonista assoluto nel processo di dolcificazione, relegando il miele ad un ruolo marginale. Poeti e scrittori come Il Leopardi, Carducci, Verga, Pascoli,e D’annunzio hanno citato i confetti come dolci che arricchiscono pranzi importanti e cerimonie solenni, ed inoltre non dobbiamo dimenticare che ad ogni festività corrisponde un colore di confetto differente. La tradizione vuole che il confetto usato per il matrimonio sia bianco, ad indicare la purezza della sposa. Il rito del lancio dei confetti all’uscita del corteo dalla chiesa veniva chiamato “sciarra”, ossia rissa, riferito ai ragazzi che dopo il lancio accorrevano a raccogliere i dolci creando confusione. Nel battesimo i confetti invece saranno rosa per le bambine, ad indicare il colore del sangue e quindi la fertilità femminile, e azzurri per i maschietti ad indicare il colore del cielo e quindi la futura elevatezza morale. Alle nozze d’oro i confetti color oro , a quelle d’argento i confetti argentati, per la laurea rossi, per le promesse di matrimonio verdi e via di seguito.


Per quanto riguarda il matrimonio, non tutti sanno che per secondo una vecchia tradizione, ogni anniversario c’è un diverso colore di confetto. 




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