Lettori fissi

lunedì 27 giugno 2011

IMMERSI NEL SILENZIO E NELLA PREGHIERA...

Follina è un piccolo paesino in provincia di Treviso, ricco di fascino...si estende fra dolci colline, ricche di vigneti e frutteti...
La bellezza di questo luogo è descritta dalle immagini della famosa Abbazia, quella si S.Maria, di fondazione benedettina, che però nel 1146 divenne cistercense...anticamente questa abbazia si chiamava "Sana - Vallis", forse ad indicare un luogo fertile...

Illustri personaggi medioevali hanno frequentato queste mura cercando ristoro o riposo tra l'umano ed il divino.
Come la Contessa Sofia in Da Camino, qui sepolta, vivace protagonista delle dispute per il feudo della marca trevigiana e della Val Belluna e per il possesso dell'importante castello di Zumelle a Tiago di Mel.
Questa è terra che è sempre stata d'incrocio e passaggio. Centro di lavorazione della lana, già in epoca romana vi passava la strada militare Claudia Augusta Altinate, in questo tratto dominata dall'imponente Castello di Cison di Valmarino. E' la terra dei Da Camino, signori di Treviso, con i possedimenti del castello di Credazzo e antagonisti con i Collalto per il controllo di Treviso.

Dopo la caduta della serenissima il monastero ha subito un lento ed inarrestabile degrado fino a perdere i connotati monastici per diventare parrochiale.

Un fortunato e lungimirante intervento di salvaguardia e restauro è stato mirabilmente compiuto subito dopo la prima guerra mondiale.o che forse nn lo era e che i monaci avevano reso tale, in quanto questo era il loro principio di base...

Poco più in la, il famoso paesino di Cison di Valmarino, dove dal 1° al 15 agosto si svolge il famoso mercatino dell'artigianato che richiama gente da ogni parte d'Italia...

Scorci di Cison di Valmarino...


















sabato 25 giugno 2011

LA FELICITA'...


La felicità è il più semplice dei segreti.
Arriva subito se le facciamo spazio: essa è uno stato naturale
che sgorga spontaneo quando non pensiamo.
Si fa largo solo nella mente libera.
E ci fa impiegare al meglio le nostre risorse interiori...
(Raffaele Morelli)


Foto tratta dal web

giovedì 23 giugno 2011

IL FASCINO DEL FRUMENTO...

Nn lo so nemmeno io perchè il frumento, la sua raccolta e queste enormi ruote di paglia mi affascinino così tanto...ricordo che da bambini con i cugini, in campagna dai nonni, si attendeva con ansia questo momento...all'epoca erano di forma rettangolare e noi bimbi ci divertivamo a saltarci su, si faceva a gara a chi ne saltava di più...poi arrivate quelle enormi rotonde, si faceva "scaletta" e si cercava di salire su in alto e di stare in equilibrio...e quando qualcuno cadeva...magari rompendosi un braccio ( a chi sarà capitato??? Ma a me naturalmente!) oltre al dolore della frattura, arrivava anche una bella sculacciata...
Nelle nostre zone nn hanno colori particolari, ma in Toscana, nella Val d'Orcia e nella Val di Chiana, grazie al colore del terreno, all'azzurro intenso del cielo e alle immense distese di rotoballe, lo spettacolo è unico...





lunedì 20 giugno 2011

LA STORIA DELLE ORTENSIE...

E' con l'affascinante storia del loro nome che comincia la storia delle ortensie: fu il francese "cacciatore di piante" Philibert de Commerson che nel 1771 così battezzò alcuni esemplari provenienti dalle Indie Orientali in onore di Hortense de Nassau, figlia del principe di Nassau, appassionato botanico, che lo aveva accompagnato in una spedizione.

Ed è sempre il loro nome, anche se stavolta quello botanico, Hydrangea, che da una gentile principessa ci conduce ad una terrificante figura mitologia: è Hydra, con capelli a forma di serpente simili alle asperità presenti sopra la capsula contenente i semi di questa pianta. L'opinione più ampiamente condivisa è tuttavia quella circa la derivazione del nome Hydrangea dalle due parole greche hydros (acqua) e angeion (vaso), per la particolare forma delle capsule contenenti i semi, che assomigliano a delle piccole conche d'acqua. Pianta antichissima, di cui si sono trovate tracce fossili collocabili in era terziaria ed in periodi successivi (oligocene-miocene), venne introdotta nei paesi europei quasi contemporaneamente, intorno alla metà del 1700. In Inghilterra si parlò di ortensia nel 1736, si trattava di una arborescens proveniente dalla Pennsylvania.
Nel linguaggio dei fiori rappresenta l'intenzione di sfuggire...





giovedì 16 giugno 2011

DESIDERATA...

Và serenamente in mezzo al rumore ed alla fretta e ricorda quanta pace ci può essere nel silenzio.
Finchè è possibile, senza doverti arrendere, conserva i buoni rapporti con tutti.
Dì la tua verità con calma e chiarezza ed ascolta gli altri, anche il noioso e l'ignorante; anch'essi hanno una loro storia da raccontare. Evita le persone prepotenti ed aggressive, esse sono un tormento per lo spirito.
Se ti paragoni ad altri puoi diventare vanitoso ed aspro perchè sempre ci saranno persone superiori ed inferiori a te.
Rallegrati dei tuoi risultati come dei tuoi progetti.
Mantieniti interessato alla tua professione benchè umile: è un vero tesoro nelle vicende del tempo.
Sii prudente nei tuoi affari, poichè il mondo è pieno di inganno. Ma questo nn impedisca di vedere quanto c'è di buono, molte persone lottano per alti ideali e dappertutto la vita è piena di eroismo.
Sii te stesso. Specialmente nn fingere di amare. E nn essere cinico riguardo all'amore perchè, a dispetto di ogni aridità e disillusione, è perenne come l'erba.
Accetta di buon grado l'insegnamento degli anni abbandonando riconoscente le cose della giovinezza.
Coltiva la forza d'animo per difenderti dall'improvvisa sfortuna, ma nn angosciarti con fantasie.
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine.
Al di là di ogni salutare disciplina, sii delicato con te stesso.
Tu sei figlio dell'universo, nn meno degli alberi e delle stelle. Tu hai un preciso diritto ad essere qui. E che ti sia chiaro o no, senza dubbio l'universo va schiudendosi come dovrebbe.
Perciò sta in pace con Dio, comunque tu lo concepisca, e qualunque siano i tuoi travagli e le tue aspirazioni, nella rumorosa confusione della vita conserva la pace con la tua anima.
Nonostante tutta la sua falsità, il duro lavoro ed i sogni infranti, questo è ancora un mondo meraviglioso.
Sii prudente.
Fa di tutto per essere felice.
Buona vita a tutte!
Da un manoscrittto del 1692

lunedì 13 giugno 2011

LA SPIGA D'ORO...IL FRUMENTO...

Il grano è una distesa d'oro fra strada e argine. Appena si muove, a quel venticello che porta l'alba, la peluria delle ariste trema e fa un suono leggero. A mezzogiorno, invece,pare che dica al contadino: taglia,taglia. E il contadino, sentendo questa voce, se,come accade,s'è posato all'ombra di un olivo, col cappello nella faccia, dopo sette ore di fatica,riapre gli occhi,gli par passato chissà quanto tempo e ripiglia la falce... Da "Racconti d'estate" di Giovanni Titta Rosa




sabato 11 giugno 2011

PER UN DOLCE FINE SETTIMANA...IL CHEESECAKE...

Ieri sera mi sono accorta di avere della ricotta in scadenza e siccome il sabato e la domenica il dolce qua nn deve mai mancare, ho pensato di inventare un qualcosa di dolce, fresco e veloce...quindi presi i ferri del mestiere, preparati gli ingredienti, ho preparato questo cheesecake, del quale vi lascio la ricetta...

Ingredienti:
per la pasta: 220 gr di biscotti secchi - 100 gr di burro - 80 gr di zucchero grezzo di canna (ho messo quello normale) - 1 cucchiaino di cannella in polvere - 1/2 tazza di noci sgusciate...

Per la farcia: 400 gr. di ricotta fresca ( o in alternativa se nn ne avete 450 gr di formaggio cremoso) - 2 uova - 100 gr di zucchero - 150 ml di latte - scorza grattugiata del limone - 1 cucchiaino di essenza di vaniglia - 2 fogli di colla di pesce

Per la pasta: sciogliete il burro in un pentolino... lavorate i biscotti precedentemente frullati e ridotti in farina, con lo zucchero, il burro sciolto, la cannella, le noci tritate, tenendone alcune da parte...foderate con un foglio di carta da forno una teglia del diametro che avete disponibile e versatevi il composto livellando per bene...ponete la teglia in forno pre riscaldato a 180° per 8/10 minuti circa, sfornate e lasciate raffreddare...

Per la farcia... lavorate le uova con lo zucchero, unite il latte, la scorza del limone e l'essenza di vaniglia,
mescolate e ponete sul fuoco...aggiungete la colla di pesce precedentemente ammollata, scolata e strizzata...fate intiepidire e mettete in frigorifero per circa un oretta...trascorso il tempo, lavorate la ricotta con la forchetta e unitela alla crema con il frullatore fino ad ottenere un composto tipo lo yogurt...distribuitelo sulla base della torta e ponete in frigo per almeno tre ore e guarnite o con le noci tritate o intere che avete prima lasciato da parte...

Uhmmm...ho fatto un  minuscolo assaggio...nà bontà!!!

lunedì 6 giugno 2011

LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA...

Mi piace sentire il rumore che fa la pioggia quando cade sui tetti, mi piace vederla cadere sugli alberi, sulle verdure dell'orto, sui fiori...mi piace osservare anche le mille gocce che a volte si frantumano sui vetri delle finestre...a volte sembra disegnino ricami d'altri tempi...
Oggi guardavo, davanti alla finestra, la violenza con la quale quel getto d'acqua cadeva dal cielo ed assieme al vento sferzava via ogni cosa...incredibile la forza della natura...
Poi, dopo tanta violenza, la pace, il silenzio...tante piccole gocce che sembrano perle, restano appese ai rami, appoggiate ai petali...basta un raggio di sole ed eccole luccicare come diamanti, sparendo poi all'improvviso...
















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