Io penso che una foglia d'erba non sia affatto
da meno della quotidiana fatica delle stelle,
E la formica è altrettanto perfetta, al pari di un
granello di sabbia o dell'uovo di uno scricciolo,
E la piccola rana è un'opera d'arte simile alle
più famose,
E il rovo rampicante potrebbe ornare gli spazi eterei,
E la giuntura più piccola della mia mano
la più perfetta macchina può deridere,
E la mucca che rumina a capo chino supera
qualsiasi monumento,
E un topo è un miracolo tanto grande
da convincere sestilioni di scettici.
Walt Witman (Leaves of grass)
18 commenti:
la Natura è la perfezione, la sincronia... nessuna macchina può nemmeno avvicinarsi ai Suoi capolavori...
un abbraccio Cinzia, ciao
Maria Rosa
Ciao cara, ti ringrazio della tua visita e dei complimenti.
Abbracci e baci!
è vero..la natura ha in mano la perfezione assoluta...di qualunque forma essa sia...
Hugs,
Mila :)
dolce e bello questo invito ad ammirare la semplicità delle cose ordinarie, baci A
I have always loved that poem! So true!
Hugs, Cris
Ogni cosa nel creato ha un senso...piccola o grande che sia.
Queste parole di Witman sono molto belle.
Ciao,
Sue.
Sono le Cliffs of Moher vero?
Che belle sono stata!
ciao
Laura kitten
La natura insegna l'armonia. Vania
Ciao cara, se passi nel mio blog ho un premio per te.
Ci sei in fiera sabato?
Walt Witman lo citato poco fa!
L'ho conosciuto da poco
mi piace molto il suo dire diretto!!!
L'armonia e' intrinseca in ogni essere, animato e non.
Un abbraccio Cinzia
Grazie, questa poesia è bellissima
Ciao
Nicoletta
Ottima scelta. Complimenti. Poeta amato da sempre
Commento la poesia con un' altra sempre di Witman
From song of myself
A child said What is the grass? fetching it to me with full hands; How could I answer the child? I do not know what it is any more than he. I guess it must be the flag of my disposition, out of hopeful green stuff woven. Or I guess it is the handkerchief of the Lord, A scented gift and remembrancer designedly dropt, Bearing the owner's name someway in the corners, that we may see and remark, and say Whose? Or I guess the grass is itself a child, the produced babe of the vegetation...
Da Il canto di me stesso
(Un bambino disse Che cosa è l'erba? portandomene a piene mani; come potevo rispondere al bambino? Io non so che cosa sia più di quanto lo sappia lui. Congetturo che potrebbe essere la bandiera delle mie inclinazioni, tessuta di lana verde-speranza. O congetturo che sia il fazzoletto del Signore, un dono profumato e un sàuvenir lasciato appositamente cadere, che porta il nome del proprietario forse in qualche angolo, che noi possiamo vedere e notare, e dire Di chi sarà? O congetturo che l'erba sia essa stessa un bambino, un neonato del mondo vegetale.)
Ciao Cinzia,sabato in fiera alle 14 sono allo stand di" c'era una volta" di Luigina spero tanto di conoscerti.
Baciotti Giulia
Ciao Cinzia!
Mamma mia, ho letto soltanto ora del tuo premio....ma sono ancora in tempo? Che devo fare??
Poesia bellissima che ci fa capire come il ritmo schizofrenico di questo tempo ci stia togliendo le cose che hanno veramente valore...come dice anche la poesia sioux che hai condiviso nel precedente post: siamo proprio morti... spiritualmente degli zombies :(
Annalisa
Vergogna Saba... ho scritto per velocità "lo citato", e' un refuso chiaramente...
L'HO CITATO
Siamo di nuovo in linea
Un abbraccio
Saba
d'accordisssimissssssimo!
:)
Sa
che meraviglia questo paesaggio, è proprio incantevole
saluti
e in tutto ciò che nasce c'è vita, c'è perfezione.
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