LETTERA DI UN PADRE AL FIGLIO...

Astorre era un buon uomo, aiutava sempre tutti...una persona distinta, un passato da direttore di banca, una moglie, un figlio, una buona posizione economica...ma a volte in poco tempo tutto può cambiare...muore la moglie, il figlio ha problemi e Astorre si fa in quattro per lui, ritrovandosi a vivere lungo i marciapiedi di Treviso...ha dilapidato la sua fortuna per quel figlio ingrato...diventa un clochard...nonostante gli aiuti e l'intervento dei servizi sociali, nn ne vuol sapere di essere un peso e continua la sua vita così, da solo e senza un soldo...due mesi fa, a 98 anni, muore dal freddo, viene ritrovato da un passante, nessuno si fa vivo, nemmeno quell'amato figlio al quale ha dato tutto...rimane nella cella frigorifera dell'obitorio per due mesi, ieri finalmente ha una degna sepoltura...Commovente e particolarmente significativo il testo dell'epigrafe:

Figlio mio, un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te, che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un pò del tuo tempo, dammi un pò della tua pazienza, dammi una spalla su cui  poggiare la testa  allo stesso modo cui io l'ho fatto per te... Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza...In cambio io ti darò un sorriso e l'immenso amore che ho sempre avuto per te...Ti amo figlio mio, e prego per te anche se mi ignori. Il tuo papà...