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giovedì 24 giugno 2010

CEUD MILE FAILTE - 100.000 VOLTE BENVENUTO! LE NOSTRE AVVENTURE IN SCOZIA...



Il primo, leggero, quasi impercettibile, raggio di luce, accompagnato

dal festoso canto mattutino di una miriade di uccellini, attraversa

gli scuri…dolcemente avanza sempre più intenso…è l’alba di un nuovo

giorno…è giovedì 10 giugno, da oggi sono in ferie, evviva!

Da questo momento al diavolo pensieri, ansie, clienti, fornitori e

tutte le scartoffie che quotidianamente riempiono la scrivania!

Con spirito allegro, scendo dal letto, infilo le ciabatte e spalanco

gli scuri: che meraviglia veder sorgere il sole, respirare l’aria

ancora fresca e pulita…

L’aroma del caffè appena versato invade la cucina, lo assaporo piano,

senza fretta, con calma…sveglio i ragazzi e mi appresto a fare le

ultime cose…esco in giardino, accarezzo e saluto Luna, il mio pastore

maremmano femmina…sembra capire che per una settimana sarà la padrona

assoluta e la cosa mi preoccupa nn poco…

Nonostante il traffico intenso in autostrada, arriviamo con largo

anticipo al garage di Bologna dove depositiamo l’auto e da qua un bus

ci trasporta all’aereoporto, dove dopo i vari controlli, ci dirigiamo

verso l’uscita 3 per il volo Bologna – Edimburgo…inizia il

batticuore, l’aereo mi fa sempre un certo che, ma il sorriso ed i

modi cordiali di una bella hostess e di un very beautiful stewart , mi

tranquillizzano subito.

Ore 10 in punto: l’aereo si sposta lentamente, si allinea sulla

pista, in attesa dell’ok dalla torre di controllo, è tutto pronto…

motori al massimo, massima potenza…è una frazione di secondo…PARTITI!!!

In un battibaleno, l’aereo decolla, sale, vira, sale sempre più in

alto fino ad allinearsi…ogni cosa diventa piccola, quasi invisibile…

sotto di noi infiniti cumuli, a tratti bianchi, a tratti grigi,

sembrano tante piccole pecorelle, tutte appaiate al pascolo, ma sono

semplicemente tante nuvole! Eccole sparire all’improvviso, lasciare

spazio ad un cielo di un azzurro intenso, che cambia poi nuovamente

colore fino a diventare chiarissimo…le striature di colore mi ricordano i quadretti dei pittori naif...

Fra il profumo del caffè e delle brioches appena sfornate, mi

addormento…mi risveglia la voce dell’hostess con il suo “fasten seat

belts”…ringrazia i passeggeri, mentre l’aereo tocca dolcemente il

suolo scozzese fra gli applausi, una musica tipicamente

scozzese, allegra e festosa, sorprende tutti piacevolmente!

WELCOME TO EDIMBURGH, inneggia una scritta su un maxi cartello, sullo

sfondo il magnifico castello…una fila di variopinti taxi, tutti

rigorosamente allineati, attira la nostra attenzione, ma ci attende

l’auto noleggiata dall’Italia.

E da qua comincia l’avventura… partiamo verso l’indirizzo del primo

B&B, per depositare i bagagli, ma ahimè, giriamo e rigiriamo intorno

alla città ritrovandoci sempre sullo stesso punto, nn riusciamo a

trovarlo! Mio marito comincia ad innervosirsi, mentre noi ridiamo

come matti, finchè…bum! Cosa è stato questo colpo??? Abbiamo preso in

pieno lo specchietto di un auto parcheggiata, fortunatamente senza

danni per entrambi…fiuuuuu, partiamo proprio bene, eh!? Finalmente

dopo un ora e mezza, lo vediamo, eccolo, è lui, siiiii! Suoniamo un

paio di volte, nessuna risposta, battiamo sul portone, idem, nessuna

risposta…proviamo col telefono, qualcuno risponderà? No, nessuno

risponde, siamo fritti! Aspettiamo circa 20 minuti nella speranza

arrivi qualcuno, finchè mio marito, ormai stremato, si accorge che

quella nn è l’entrata, siamo sulla porta sbagliata! Drinnn, drinnn, suoniamo…

il rumore deciso dei passi arriva fino a noi e il proprietario del

B&B, ci mette subito a nostro agio dandoci tutte le indicazioni

necessarie.

Pieni di buona volontà e ridendo, ci avviamo verso la salita che

porta al castello, dove tre guardie in divisa, si mettono in posa

per la foto…dopo la visita, scendiamo lungo le vie del

centro, dove in qua ed in la, gruppi formati da 4/5 ragazzi, suonano

e cantano…qualcuno mette una monetina, altri fotografano, altri

ancora passano con indifferenza…nn mancano le cornamuse, chi le suona

indossa il famoso kilt, ma c’è chi lo usa anche come un normale

indumento e che alla mia richiesta di una foto, si mette in posa con

un maxi sorriso!

Piena di negozi questa città, di colori, di bus a due piani, un via

vai continuo, peccato nn avere tempo per approfondire la visita.

Stasera una doccia, poi a nanna, siamo stanchi e domani ci attendono

Perth, Dundee e St Andrews…il mattino del venerdì ci accoglie con un

vento freddo ed un cielo pieno zeppo di nuvole minacciose, oltre ad

una sorpresa… l’auto è tutta ricoperta dalle “cacche” dei gabbiani,

che sembrano essersi divertiti a decorarla! Secchio e straccio,

provvediamo ad un accurata pulizia…anche questo fa parte

dell’avventura!!!

Lungo la strada è un tripudio di fiori gialli, credo siano ginestre,

in netto contrasto con altri tipi di fiori che vanno dal viola, al

fucsia, al rosa, un arcobaleno di colori, qua e là, pecore lasciate

libere al pascolo…bellissimo il contrasto fra il verde dei prati e

l’azzurro del cielo, dove tante nuvolette bianche, si rincorrono, si

prendono, si abbracciano, si lasciano, si perdono…arriviamo a Dundee…

lungo la strada, all’improvviso, dopo una curva, ecco il mare, sul lungomare c’è chi pesca, chi passeggia, chi sta seduto pensando

a chissà che cosa…

Il nostro itinerario ci porta verso St Andrews, famosa per i suoi

college e le sue università…il mare qui è di un azzurro intenso, le

onde lambiscono lentamente verso riva, dove un cane gioca con un

bastone lanciato dalla sua padrona…l’aria è mite e carezzevole, il

cielo è di un azzurro luminoso, dappertutto è un prosperare di fiori

gialli che spuntano dalla sabbia, baciata dal sole, che minuscoli

cristalli rendono di un colore indescrivibile...un corvo raccoglie

in qua ed in la, le briciole cadute sul terreno…

Ritorniamo tardi al B&B, una doccia e poi via, verso uno dei tanti pub…

ma ci intimano l’alt, nn si può entrare, Davide nn ha 18 anni e dopo

le ore 21, ai minorenni è vietato l’ingresso, anche se accompagnati

dai genitori! Giriamo in cerca di altro, ma nulla, qui hanno orari

stranissimi…che fare? Prendiamo una pizza, take away, ossia da

asporto e la mangiamo in auto…e per tovaglia e tovaglioli, come si

fa? No problems! Prendiamo le pagine del Corriere preso in aeroporto,

una ciascuno e la tovaglia c’è, un fazzoletto di carta come

tovagliolo et voilà, problema risolto! Peccato né subentri subito un

altro…l’auto nn corre, ha un rumore strano e puzza di bruciato!

Nel frattempo si alza un vento fortissimo, il mare comincia ad

innervosirsi, lo vedo dalla finestra della camera, mi infilo il

pigiama e sogni d’oro!

Sto ancora sognando, quando sento la voce del maritozzo, forza,

sveglia, oggi si sale verso nord, abbiamo molta strada da fare…

cerrrtooo…ma l’auto? Oh my God…chi riesce a farsi capire via cavo?

Spieghiamo in perfect english ( sembra vero!) il problema alla proprietaria del B&B e

lei in 4 e quattr’otto, contatta l’Avis e ci porta nella sede vicina

dove ci sostituiscono l’auto…

Esce il sole, fa caldo, siamo contenti, partiamo felici, ignari di

cosa ancora ci attende…saliamo verso nord, guardo la cartina e che

vedo? Che siamo vicini al primo grande faro, il Scurdie Light Ness, siamo

a Montrose…nn me lo perdo per niente al mondo! Parcheggiamo nel

minuscolo parcheggio, al faro nn si arriva in auto, ma solo

attraverso un sentiero…saliamo, è stretto, tortuoso, ma la vista

panoramica è bellissima…mi siedo su una panchina e lascio che l’aria

mi scompigli i capelli, mi punga il viso. È una sensazione

meravigliosa, che nn capita di sentire così spesso…lungo il cammino

incontriamo alcune coppie di anziani, si tengono per mano, come

giovani fidanzatini, ci salutano cordialmente come ci conoscessimo

da sempre…gentilissimi gli scozzesi, sempre pronti ad aiutarti, a chiederti se ti sei perso, se ti possono aiutare! Intanto ci avviciniamo sempre di più, indosso la felpa,

indosso pure il cappuccio, l’aria diventa sempre più pungente ed il

vento soffia sempre più deciso…fatico a fare le foto, a rimanere in

equilibrio…ma finalmente posso toccare con mano un faro!

Mentre il faro pian piano rimane alle mie spalle ed il vento mi

spinge in avanti, guardo le finestre delle case particolare: un

faro in miniatura, o una Madonnina con una barchetta, di questo piccolo

borgo…su ogni davanzale, all’interno, qualcosa di una rete da

pesca, delle conchiglie, o una lanternina e così’ in tutti i paesi di

mare…

Come consigliatomi da Angela, percorriamo tutta la costa est, fino

ad Aberdeen…dolci pendii di colza in fiore o semplicemente prati

verdi, scendono verso il mare, da dove ogni tanto svettano le rovine

di qualche castello abitato dai Lord dei tempi passati…

Dicono che al nord piove sempre, ma solo ora vediamo le prime gocce

di pioggia appoggiarsi sul cristallo dell’auto…come sono arrivate,

silenziose, scompaiono...saliamo sempre più a nord e qua inizia

quella che sembra essere la “sfilata” dei fari…nn sono più i fari

alti, immensi, ma piccoli, sempre di colore bianco, anche se noto un

eccezione: uno è tutto giallo!

La costa si fa sempre più selvaggia, il colore del mare e degli

scogli nn è più lo stesso, l’aria e l’odore del mare son diversi…la

strada si inerpica, troviamo i primi veri paesaggi nordici, ogni

curva tutto cambia, si trasforma…iniziano anche i primi cartelli

stradali con le doppie scritte, sia in gaelico che in inglese…

Banff è sul mare, il paese arroccato sulla scogliera, bellissimo. Qui

per la prima volta sentiamo parlare la nostra lingua, conosciamo

Tony, un emigrato abruzzese che vive a Londra dall’età di 5 anni, è

qui in vacanza…che strano sentire nuovamente qualcuno parlare la

stessa nostra lingua! Ci dimentichiamo di chi è rimasto a casa,

stasera bisogna telefonare…ma mio marito si rende conto di nn avere

più il cellulare…perso, nn lo trova più…ma dove lo avrò perso? Oggi

nn è proprio giornata, meglio andare a letto e sperare in un domani

migliore…

Gli indomiti partono alla volta delle Highlands!!! Ci aspetta Nessie,

nel famoso Lago di Lochness, ma nn si fa vedere! Vediamo però tanta

pioggia, accidenti come piove, questa è l’unica giornata bagnata e

ciò compromette un po’ la visita alla città di Inverness e al

castello Urquhart … il mistero delle acque del lago, rende questo

posto ricco di magia e di fascino…visitiamo qualche negozio, tanti i

kilts colorati, come quelli che portavamo tanti anni fa in Italia, ve

li ricordate? E i biscotti al burro…che buoni, magari da inzuppare in

un buon thè inglese! Ma mi raccomando: nn ditelo agli scozzesi, nn lo

sopporterebbero! L’altra sera a cena, erroneamente ho chiesto al

cameriere se il dolce che mi aveva proposto fosse un tipico dolce

inglese, anziché dire scozzese… mi ha letteralmente folgorata, con

gli occhi e con le parole: Scottish, please, not english!!! Sorry… un

peperone rosso al mio confronto era pallido, ve lo garantisco! Durante

la giornata tamponiamo un auto, ma anche stavolta la fortuna ci

assiste, niente danni…Giorgio voleva fare il Gentleman, lasciar

passare un auto, gli è scappata la frizione e bum…

Tutto è bene ciò che finisce bene…e bene trascorriamo fra degli

ottimi piatti anche la serata ( dalle ore 18 alle 19,30!) al pub! Pieni di vita, di musica, i pub

scozzesi, i ragazzi né sono innamorati.

A Inverness nn deve mancare la visita in una distilleria! Gordon è la

nostra guida, ci spiega e ci fa vedere come nasce il whisky…

all’interno dello stabilimento un odore fortissimo, mettiamo il naso

in ogni cisterna…pensate che ognuna contiene ben 59.000 litri di

liquore! Botti di legno, alambicchi, bottiglie, nn manca nulla,

nemmeno l’assaggio! Usciamo e mi gira la testa, hic…hic…forse avrei

dovuto berne un po’ meno…hic…hic…mi sento moolllltooo su di giri!

Nn devo dormire lungo la strada, siamo nelle Highlands alte, niente

più vegetazione fitta, qualche felce e prati…lungo la strada, una

ferrovia tutta arrugginita, con unico binario, dossi e cunette, cunette

e dossi, spazi enormi di fronte a noi, dove pascolano pecore e capre…

mi vengono in mente i vecchi film western…

La giornata è splendida, arriviamo a Gairloch, dove il mare è piatto,

nonostante il vento, la sabbia bianchissima, in lontananza si vedono

le isole Ebridi...dobbiamo arrivare al faro, al Ruareidh Lighthouse,

dove trascorreremo la notte… impieghiamo circa 40 minuti per

arrivarci…ci dobbiamo fermare spesso…le pecore ed i loro piccoli

passeggiano tranquilli o sui bordi o nel mezzo del percorso, nn

sembrano affatto intenzionati a spostarsi nonostante i ripetuti “pit

pit” del claxon…la strada si fa sempre più stretta, piena di cunette

e dossi, due macchine nn possono transitare nello stesso momento…ogni

tanto, qualche piazzola, sotto la scogliera, a picco sul mare…la

strada sembra adatta ad una gara di motocross o di rally, ma bisogna

essere dei piloti provetti per nn finire in mare!

Angela…tu mi avevi avvisata, ma io nn pensavo fosse così stretta e

per di più così vicina allo strapiombo!!! Lo sai che soffro di

vertigini…la paura è davvero tanta, ma alla vista del faro, si placa,

sparisce…

Dopo l’ultima curva…eccolo, magnifico! Forte si sente il rumore delle

onde che si infrangono contro gli scogli, diventano bianche,

spruzzano ovunque per poi ritirarsi nuovamente, così da milioni di

anni, levigando la dura roccia…il faro è baciato dal sole, si staglia

nel cielo blu…scende la sera, si alza l’alta marea che tutto ricopre,

l’onda sembra prendere la rincorsa, aggrapparsi alle rocce, ma nn

trovare l’appiglio ideale e ritirarsi per disperdersi nel blu

infinito del mare, mentre il sole ad ovest, questa enorme palla

infuocata sembra appoggiarsi silenziosa, e quasi dormiente sopra gli

isolotti, lasciando pian piano il posto a sorella Luna…nn scende mai

la notte qui al nord, rimane sempre un po’ di luce…il faro intanto

inizia il suo compito…

Appoggio la testa sul cuscino ascoltando il soffio del vento…

Alle 7 in punto la sveglia mi da il buongiorno…oggi maciniamo

parecchi kilometri, si va all’isola di Skye…ma prima, tappa obbligata

al castello Eilean Donan, dove anni fa è stato girato il famoso film

con Mel Gibson “ Braveheart”…

L’isola è collegata alla terraferma da un ponte…ricordo di aver letto

di paesaggi fantastici e scogliere mozzafiato in un libro della Link…

Il B&B è introvabile, ci inoltriamo in stradine senza via d’uscita,

in un deserto assoluto…il paesello, 4 anime in tutto è lontanissimo

dalla zona turistica…a forza di girare lo troviamo, ma ahimè…è

completamente diverso da come lo avevamo visto via Internet! Sembra

la casa delle streghe, un buco nel vero senso della parola, di colore

grigio scuro, anziché tutta bianca come quelle viste sinora… isolato

al massimo, un posto davvero inquietante e la padrona nn è da meno!

Alla porta si presenta un anziana signora, capelli lunghi, grigi, una

treccia folta, lunga fino al coccige, occhi grigi e penetranti…Oddio,

ma dove siamo finiti?

Lungo la scala noto delle macchie, sembra sangue…alla parete, un

poster o un disegno, nn lo so, di un uomo mascherato…le camere son

colorate di blu e giallo, con dei disegni strani…i ragazzi nn

vogliono restare, io nemmeno, ma dove si va? Nn c’è un buco libero ed

inoltre dovremo pagare lo stesso…i ragazzi iniziano a dire che nn né

usciamo vivi, che questo è un luogo lugubre, che ci uccideranno, la

paura aumenta…ma che fare? Chiediamo le chiavi, in camera nn ci sono, ci dice che nn le hanno, nn le usano nemmeno per il portone

d’ingresso…aiutoooo!!! Decidiamo di uscire, di andarci a fare un giro

e decidere il da farsi…ma chi ha il coraggio di dire che nn vogliamo

restare? Decidiamo di dormire tutti insieme, anziché divisi e nel

frattempo pensiamo alla cena…ma il primo posto è a 55 minuti da li!!!

Il paesaggio è immerso nella nebbia, fitta, nn si vede nulla…

decidiamo di aprire una scatola di biscotti e mangiarli in auto, di

fronte alla scogliera…nn vediamo nemmeno il faro, la nebbia è davvero

fitta!

Torniamo all’inquietante B&B , nn abbiamo scelta…my God!!!

Sopravviveremo? Mettiamo tutte le valigie, una sopra l’altra,

attaccate alla porta, così se qualcuno tenta di entrare, cadendo, il

rumore ci dovrebbe svegliare…la notte nn passa in tranquillità,

almeno io e Giada nn dormiamo, mentre Giorgio russa beato e tranquillo!

Regna la pace,il silenzio, solo ogni tanto una pecora bela…bee…beee…

mi sveglio, apro la finestra e un gatto nero balza

all’interno della stanza…miiiii, che salto faccio!!! Una leggera

nebbiolina riveste il paesaggio, rendendolo magico, fatato…la

colazione è pronta e davvero invitante! In tavola frutti di bosco,

fragole, un ottima macedonia, dell’ottimo pane, brioches calde e

marmellate varie…la signora stamattina ci fa un'altra impressione,

siamo meno tesi e conosciamo pure il marito…capelli lunghi pure lui,

raccolti con la coda, folta barba…alla fine son anche simpatici e

molto disponibili, però…una volta usciti dal cancello, mio marito

mette la prima e viaaaaaa!!!

Girando per l’isola si respira un aria diversa, più umile rispetto agli altri luoghi…casette

bianche dissiminate in qua ed in la, un piccolo giardino, pecore,

mucche, si vive con poco, in semplicità, ma in questo infinito, hanno

sempre il sorriso, la cordialità e l’accoglienza che spesso a noi manca…

Lasciamo l'isola ed approdiamo a Fort William...Sul Loch Linnee, piccole imbarcazioni sembrano schiacciare un

riposino sull’enorme specchio d’acqua da quanto sono immobili…oggi

tappa di avvicinamento a Glasgow, ci fermiamo a Oban, cittadina con

un porticciolo davvero pittoresco…se avete occasione di passare di

qua, vi consiglio il Sandilla Guest House, pulitissimo, curato e

davvero bello. Da questa cittadina partono i traghetti per l’isola di

Mull ed altre…io e GG ( che sta per geometra Giorgio), passeggiamo

sul lungomare, fortissimo è l’odore delle alghe, il mare avanza con

forza, sta salendo la marea e una quantità enorme di meduse invade la

riva, alcune son ormai morte, altre tentano disperatamente di

ritornare al largo…

i gabbiani volano sopra i due sposini e fra i tanti c’è sempre quello più dispettoso e che fa? Lascia un ricordino sopra la testa del povero GG!

Questa vacanza è davvero tutta un avventura! Siamo ormai al settimo giorno di vacanza, chiudiamo le valigie e si parte verso una grande città: Glasgow e tutto sembra iniziare bene, c’è il sole, 20 gradi, meglio di così…invece c’è una deviazione per lavori in corso e si deve cambiare strada, allungare la marcia. Abbiamo così modo di vedere una bellissima cittadina, Invervy, il suo lago…lungo il percorso il paesaggio sembra quasi lunare…tanti sassi sporgenti, macchie verdi a volte verde chiaro, altre scurissimo, dall’alto della montagna scendono dei piccoli rivoli d’acqua che assomigliano a tanti serpentelli…il sonno mi coglie di sorpresa, mi risveglio che mancano 16 km a Glasgow e sembra di essere in un paese dell’Inghilterra, nn più in Scozia…Glasgow è immensa, un miscuglio di razze, di colori, di suoni, di odori, il centro è affollatissimo, un continuo via vai di persone, autobus, taxi e una miriade di negozi. Bella, mi piace, molto più di Edimburgo e soprattutto mi piace questo immenso negozio della Apple!!! Qui trovi Ipod, Pc, Iphone, Ipad, iMac, cerco di collegarmi al blog per lasciarvi due righe, ma rifiuta sempre la password e devo quindi desistere…giornata caldissima quella di oggi e domani nn sarà da meno…intanto andiamo al pub, fra piatti tipici molto appettitosi, buona musica scozzese, fra boccali di birra e tanta allegria! Il suono fastidioso delle sirene mi fa trasalire, accipicchia sono già le 7,30, la sveglia nn ha suonato e noi siamo rimasti a nanna tranquilli…porca paletta stamattina dovevamo andare alle isole Arran, prendere il battello e visitarle…una colazione veloce e si parte, ma c’è un via vai continuo di sirene, polizia, pompieri, deve essere successo qualcosa di importante! Una rapina? Un sequestro? No, un maxi allagamento e molte vie della città son ricoperte dall’acqua, nn si accede, nn si passa e quindi nn si arriva in tempo per l’imbarco…scegliamo l’alternativa, andiamo a Stirling, visitiamo il castello ed il paese, per poi ritornare a Glasgow , visitare il museo della Scienza e la torre panoramica. C’è una strana elettricità nell’aria, oggi…già, stasera si gioca Inghilterra – Algeria, i pub alle 17 sono affollati, tutti seduti, tutti in attesa, meglio prendere posto…anche noi mangiamo prestino mentre il disc-jockey ci fa ascoltare i vari inni nazionali, compreso quello italiano! Si abbassano le prime serrande, la strada comincia ad essere deserta, ci incamminiamo verso il B&B, dalle finestre esce la voce del cronista…attendiamo da un momento all’altro il boato della tifoseria per un gol, tifiamo anche noi per questa terra che ci ospita ormai da 9 giorni! L’ultima notte trascorre abbastanza tranquilla, ad Edimburgo ci attende l’aereo che alle 12,05 ci riporterà in Italia…la giornata è splendida, il sole ci accompagna anche in queste ultime ore…decolliamo con due ore di ritardo e ci rendiamo conto, che purtroppo, la vacanza è finita, ma volando, ripenso e rivedo tutto ciò che questa stupenda terra mi ha regalato…emozioni, gioie, anche qualche batticuore! Nel frattempo l'aereo scende di quota, si abbassa sempre di più, gli assistenti di volo ci dicono: Signore e Signori, potete togliere le cinture di sicurezza, abbiamo atterrato,siamo arrivati, siamo a casa!










23 commenti:

Anna ha detto...

Eccomi, eccitata come non mai!!!Abbiamo fatto davvero un bel viaggio, vero Cinzia?...sei strepitosamente unica, ho il batticuore, sei bravissima speciale!!!
Ho da sempre una passione x i fari per questa terra...solitamente in estate guardo tutti i film della Pilcher spero si scriva così ma con le tue parole le immagini scorrevano facilmente davanti ai miei okki eè stato come essere lì con te, è stato bellissimo.
Cinzia cara, sei una bravissima scritttrice, non so bn cosa fai nella vita ma di certo sei una persona speciale....oh!! mamma che meraviglia, GRAZIEEEE!!
BUONA GIORNATA, ANNA.

Gilda - Sweet Sweet Home ha detto...

Cara Cinzia dovevi fare la scrittrice,le tue parole hanno fatto in modo che anche io affrontassi questo viaggio con te,è sato bellissimo conoscere la Scozia attraverso i tuoi occhi e le tue parole.Grazie Gilda

Pagnin Pamela ha detto...

cara!!!ciao, ho visto le tue foto, bellissime, anche se bisognerebbe vederle a grandezza naturale, devo essere bellissime!oh, complimenti per le corna...è tuo matiro con quel buffo cappello?
Ho letto che non vi siete annoiati per niente, d'altra parte, in ferie succede sempre qualcosa, e il bello della cosa è come ci si adatta anche alle situazione più estreme, quando si è tutti insieme e il tempo non è un problema.Ma gli acquisti? Non mi dire che non hai preso niente!

Milly ha detto...

Ma che dire....sembrava di esserci oh fia, ma davvero! bravissima Cinzia, e che posti!!!! da favola!
aspetto il seguito eh, intanto un bacioneeeeeeeeee!

Paola - La Stanza Creativa di Paola ha detto...

Che racconto Cinzia!!!! l'ho letto tutto d'un fiato!! disavventure a parte sei riuscita a trasmettere a tutte noi le emozioni del tuo viaggio, sai scrivere mooolto bene.. potresti pubblicare qualche libro.. ci hai mai pensato??
grazie di cuore, mi hai fatto venir voglia di fare la valigia e partire.. ... bella la scozia!!!... magari chissà...
bacioni!!!

agriturismo feliceto ha detto...

Ciao Cinzia, grazie......mi hai fatto sognare! Dai .....comunque tutto sommato (sventure varie e B&B dell'Horror)vi siete divertiti tantissimo! Un bacione

Anonimo ha detto...

Bella la "cronaca" scozzese e formidabili (come sempre) le foto.
E' stato proprio un vero piacere.
Rendici ancora partecipi !!
Un abbraccione,
Annalisa

steppablu ha detto...

Incalzante, coinvolgente, divertente, da leggere tutto d'un fiato il tuo reportage dall'Irlanda. Paese fantastico, affascinante, a tratti magico, che sei riuscita a farci condividere con forti emozioni. Ancora grazie per quanto ci regali col tuo piacevolissimo e gioioso blog.

Angelo azzurro ha detto...

Cinzia, mi sono bevuta il racconto tutto d'un fiato e mi sono vista lì con te! Grazie per le emozioni regalate e complimenti, sai scrivere benisssssimo!!
Buon fine settimana!
P.S. le foto sono strepitose!

fiorelabs ha detto...

cinsiotta bella.... ma perchè non scrivi un libro io mi incanto a leggere i tuoi racconti di viaggio (la parte del b&b dell'horror mi ha fatot morire!!)
cmq sono contenta che abbiate passato una bellissima vacanza, stai facendo un pensierino per il corso di terrye french???
baciotti
fiore

Scix ha detto...

che maniera deliziosa di descrivere le vostre avventure..poi sarà che la meta è un mio sogno ma qst post mi è piacuiuto da morire..e bellisime fotografie complimentoni! sembra proprio tu abba passato delle splendide vacanze cara cinzia. ti abbraccio forte forte

Sue ha detto...

Che bello raccontato da te... mi è sembrato di essere li con voi.
BELLO, BELLO, BELLO... anche le disavventure rendono ancora tutto piu interessante.
Sue.

Gabriella ha detto...

Cinzia,

scrivi molto bene, non sono mai salita su di un aereo e non ho mai visitato la Scozia fino a che non ho letto il tuo racconto.
Grazie per il viaggio.

Gabriella

Laura ha detto...

Ciao Cinzia, sono tornata sabato dal mare e sono corsa nel tuo blog a leggere del tuo viaggio in Scozia e a vedere le tue foto. Grazie per il bellissimo racconto, mi hai fatto morire dal ridere quando hai detto della tua avventura nel B e B dell'horror...sono cose che possono capitare ma tutto bene cio' che finisce bene!
baci
Laura

Nata per sognare ha detto...

Ciao Cara Cinzia,
ho letto e riletto più volte il tuo resoconto del viaggio in Scozia,
mi sono emozionata,
mi sembrava di essere li con te,
ho rivissuto la mia vacanza dell'anno scorso.
Se fosse per me sarei già pronta a ripartire, anche a piedi se servisse.
Un abbraccio
Angela

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