Lettori fissi

sabato 26 dicembre 2009

LA RESTERA ED IL CIMITERO DEI BURCI...


Dopo un Natale trascorso in famiglia, vista la bella giornata, oggi c'è voglia di stare all'aria aperta, magari a contatto con Madre Natura...in tenuta ginnica, subito dopo pranzo, ci dirigiamo verso l'immediata periferia di Treviso, verso l'Alzaia del Sile come viene chiamata, lasciamo l'auto in una piazzola di sosta e ci incamminiamo lungo il letto del fiume Sile...il silenzio viene di tanto in tanto interrotto dallo stridio dei gabbiani, dal tuffarsi a mò di kamikazer di una gallinella d'acqua nelle acque del fiume a caccia di qualche pesciolino...
Attraversiamo varie passerelle di legno, ed ecco dinnanzi a noi i primi burci...nella zona antistante l'ex Chiari e Forti (Olio Cuore), si apre una vetrina dei resti di questi vecchi e maestosi barconi...negli anni 70, la crisi del trasporto fluviale mise in crisi i vecchi armatori ed i barcari, che preferirono affondare i loro burci nel fiume come gesto di protesta contro i camion che toglievano loro il lavoro...tra i resti dei burci, sono cresciuti cespugli, alberi, erbe e canneti dove nidificano molti tipi di animali: cigni, gallinelle d'acqua, germani reali, anatre...
Arriviamo nel colorato paesino di Casier, una sosta al bar per un caffè...fra poco il cielo sarà un manto di velluto nero tempestato di piccoli diamanti luccicanti...meglio riprendere la via verso casa...





13 commenti:

Irene ha detto...

suggestivo, non sapevo la storia e non ho mai visto quella zona.
ciao
Irene

Nicoletta (Kiky) ha detto...

Da te c'è sempre da imparare! Mi piace questa storia: a volte viviamo troppo proiettati nel futuro e perdiamo le tracce di uno stile di vita passato che pure tanto ci appartiene.
Grazie!

Un abbraccione
Nicoletta

Nata per sognare ha detto...

Cara Cinzia,
mi fai scoprire luoghi della Marca Trevigiana che non conoscevo, segnerò nella mia agenda una gita a primavera.
La guida turistica ce l'ho vero?
A presto
Angela

Sue ha detto...

Ma quante cose nuove si imparano leggendo i tuoi posts, cara Cinzia!
Bel post e belle foto!
Oggi 27 Dicembre è la festa di San Giovanni evangelista.. il patrono dei scrittori... sono sicura che lo sai, tu scrittrice eccezionale!
Baci,
Sue.

Miky ha detto...

Davvero suggestiva qst storia.
Buona domenica.
Miky

agriturismo feliceto ha detto...

Si impara sempre qualcosa.
Anche a me piacerebbe venire da quelle parti in primavera a fare un giretto, mi darai due dritte??
Un bacione

(^_^) ha detto...

storia triste e malinconica, come é malinconica questa domenica, qui da noi. Il sole pare abbia deciso di andare a riposare dopo le feste...
Quella dei pescatori é sempre stata una realtà sofferta. duro lavoro, con ormai pochi frutti. Si arriva a compiere scempi pur di avere un pò di ricavato dalle uscite notturne.
Purtroppo l'uomo continua a fare danni immani in questa bellissima sua Casa che é la Terra. Dovremo ricordarci che la stiamo lasciando in dono ai nostri figli, e dovremo restituirla migliore di quando ce l'hanno data.
Buona Domenica
by Lilly

Franca ha detto...

ma quate cose devi ancora farmi vedere!!!!
belle foto
bacioni

Silvana Torchio ha detto...

Cinzia le tue foto sono sempre spettacolari e sei sempre foriera di notizie interessanti!
baciotti
Silva

Pagnin Pamela ha detto...

cara Cinzia mi piace la poesia con la quale descrivi i posti che visiti e le foto che psti, sembra di essere la. Bacioni Pam

Gianna ha detto...

Non si finisce mai d'imparare Cinzia.

Sebastiano Landro ha detto...

Veramente suggestivo ciò che tu fai vedere e che descrivi molto bene.

Paola ha detto...

Grazie per la storia dei burci affondati che non conoscevamo e che abbiamo tante volte osservato nelle nostre passeggiate estive. Bruno e Paola.

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