Ricordo ancora quelle due vecchie foto appese nel soggiorno della nonna materna...una del mio papà, ex ciclista con le braccia alzate ed una dello zio, ex rugbista, sollevato da terra in orizzontale, con la palla ovale in mano...e fin da bambina, in famiglia, ho respirato ed assimilato la passione per questi due meravigliosi sport...
Domenica scorsa, mentre con gli amici varcavo il cancello dello stadio di rugby, per un momento ho rivisto le due vecchie foto, li, in bianco e nero, in ricordo dei vecchi tempi...ma è un attimo, si deve correre verso le tribune per prendere posto, si cerca la posizione migliore per incitare e vedere i nostri beniamini di casa...oggi la Benetton rugby gioca con i fortissimi inglesi della Saracens...i suoi supporters girano per gli spalti, bardati di bandiere, vestiti in maniera bizzarra e con l'immancabile bicchiere di birra...si disputa la coppa Heineken...lo speaker annuncia la formazione ospite che viene accolta con un grande applauso, ma lo stadio esplode letteralmente quando entrano i Leoni...le gradinate tremano, le bandiere sventolano quasi impazzite, si sollevano le sciarpe verdi e bianche, mentre i tifosi inglesi, mescolati in mezzo a noi, applaudono sportivamente...
L'arbitro da il fischio di inizio, si comincia...ecco la prima mischia, è un ammasso di braccia e gambe che sembra nn si debbano più snodare, di scarpe che affondano nel terreno fino a sollevare piccole zolle di terra, di pantaloni e volti che diventano irriconoscibili, di scatti e salti veloci per tenere la palla e portarla in meta...un giocatore lanciato a tutta velocità faun frontale e viene rimbalzato tre metri indietro...c'è chi si infortuna ad una caviglia e per portare fuori campo i suoi 106 kili in barella, chiede ai compagni più robusti di dare una mano ai barellieri...il più fortunato ci rimette solo la maglietta, è tutta lacerata, ma nn esita a giocare a petto nudo!
C'è armonia fra inglesi e trevigiani, c'è sport, c'è passione, scambio di battute, di risate, di foto, c'è rispetto, quello stare insieme senza violenza, perchè lo sport deve essere oltre che sacrificio, sudore e fatica, anche scuola di vita...il pubblico è tutto in piedi, mentre la Benetton, all'80° già scaduto, prova l'ultimo disperato sfondamento a due metri dalla linea di meta...niente da fare, la palla nn prende la giusta direzione, la partita è persa...
E mentre i tifosi continuano a festeggiare con birre e panini, ci salutano, ci danno la mano, i giocatori si abbracciano e si scambiano le maglie, qualcuno lancia in aria la palla ovale, che come il sole, scompare cancellata dall'orizzonte...