Romania, un terra lontana circa 1000 km dall'Italia...una terra che con due ore di volo circa si raggiunge...una terra dal duplice aspetto...lusso, auto, negozi di firme, Mac Donald e l'austero palazzo di Ceaucescu nella caotica capitale Bucarest, miseria e povertà poco lontano...
Ci sono stata nel lontano luglio del 2005...con altre due coppie di amici, si decide di andare a far visita ad una amica rumena...da anni veniva in Italia e ci invitava...
Nn è un viaggio che ricordo con piacere...è partito male fin dall'inizio...prenotiamo un volo low cost con la compagnia MY Air...pochi euro per l'andata e il ritorno...l'aereoporto di Venezia ci attende, il volo è previsto alle 7...un pulmino ci attende alle 5 di mattino e caricate le valigie, tutti in gruppo si parte per la grande avventura...ma alle 7 ci comunicano che il volo avrà un leggero ritardo...un ora...può essere si aspetta...ma l'attesa si allunga di ora in ora...veniamo a sapere che l'aereo è fermo in Istria, si è rotto qualcosa, nn può partire...già ci pentiamo di aver prenotato un low cost...e se l'aereo cade? E se nn partiamo? Caldo, sala d'attesa piccola, un sacco di rumeni tornano a casa per le ferie...si comincia a protestare, mentre arrivano le 14 del pomeriggio...un attesa snervante che dura fino alle 17, ora dell'imbarco...una volta scesi, a Bucarest, un ferreo controllo ci attende alla dogana...un aria irrespirabile, afosa ci assale...abbracci e baci, un altro pulmino ci aspetta per portarci a Targoviste, 100 km dall'aereporto...siamo sfiniti, la strada è un susseguirsi di buche, ma profonde ed ogni volta si sbatte la testa da qualche parte...ci ferma la milizia...ci mancava pure questa! Fortunatamente, pur nn capendo nulla di quello che si dicono, nessun controllo, la nostra amica ci dice “Da, che in rumeno significa si, tutto ok!”
Il giorno dopo piove...sarà una settimana all'insegna della pioggia e del vento...in Italia son preoccupati, nn si prende la linea, è molto difficile, anche perchè il paese che ci ospita è colpito da una grossa alluvione...noi siamo da un altra parte per fortuna, nn incorriamo in nessun pericolo...
Pensavamo di visitare come ci era stato promesso, molte zone della Romania, ma invece causa il maltempo, causa la poca disponibilità dell'amica nostra, si passa la gran parte del tempo chiusi in casa...ma chi ce lo ha fatto fare? Nn si può cmq restare qua, bisogna girare lo stesso! Si parte verso Sinaja, bel centro, per dirigersi poi verso l'enorme castello di Carlo V...bello, maestoso,imponente, si staglia in mezzo al verde...lungo il percorso una miriade di bancarelle e di donne rumene, tentano di vendere centri, tovaglie ed altro. Visitiamo anche una bellissima chiesa ortodossa, hanno un atmosfera magica queste chiese, un odore strano...il paesaggio è molto diverso da quello dove siamo ospitati, cambia sempre...ora ci dirigiamo verso la Transilvania, la terra del famoso conte Dracula...arrivati dinnanzi al suo castello, un brivido mi scende lungo la schiena...una fitta nebbia e una pioggia violenta lo avvolge, lo rende ancora più tetro e misterioso...
Verde, piena di alberi e di prati la Transilvania ci saluta, andiamo verso Braschov... mi sembra di essere in Austria, nn in Romania! Cittadina molto curata, pulita, giovanile, le pareti delle case tutte colorate...un via vai di gente lungo le viuzze, qua c'è vita, c'è lavoro, si sta bene...
Diversamente da quanto ho visto lungo molte strade, nei piccoli paesi...ragazzine sedute lungo la ferrovie vendono fiori, attendono qualche raro turista per prendere qualche soldino...le case son tutte fatiscenti...fango a volontà, odori nauseabondi, odore di legna che esce dai camini, bruciata con chissà che altro...ragazzini in tenera età, scalzi, con i piedi immersi nell'acqua fredda del torrente, e chini sotto la pioggia, raccolgono pezzi di ardesia, dal mattino alla sera...verrà poi caricata su carretti trainati da cavalli o muli e venduta per pochi spiccioli...
In periferia tanti caseggiati lunghi e tutti uguali...così li volle chi governò il paese...grossi tubi attraversano le strade...qui una volta passava il gas che arrivava da terre vicine, ora c'è chi nn avendo nulla, trova riparo al loro interno...uno squallore unico, rotto di tanto in tanto da qualche casa nuova realizzata da chi lontano dalla famiglia, ha trovato lavoro in un altro stato...
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